Facebook è (ormai) universalmente riconosciuto come il social network più diffuso al mondo. Tantissime persone ci passano più di 1 ora al giorno, scambiando pareri con amici e pubblicando il proprio stato d’animo.
Kimberly Swann, una sedicenne inglese, impiegata presso una società di logistica, utilizza Facebook con regolarità, e con regolarità aggiorna il suo stato. Come tanti utenti di FB.
Ma quello che le è successo sa dell’incredibile dopo aver definito il proprio lavoro “noioso”, scrivendolo sulla propria pagina di Facebook è stata immediatamente licenziata dalla sua azienda.
In seguito al commento da Lei postato su FB a proposito del Suo impiego, e preso atto della Sua insoddisfazione, l’Azienda ha deciso di interrompere il rapporto di lavoro con effetto immediato
Sono state le parole del datore di lavoro. State attenti.
Assurdo! Un conto è parlare male della propria azienda, un conto è non essere soddisfatti del proprio lavoro. A tutti coloro che resistono: http://resistenzaumana.it