Sapete quanta energia elettrica consuma Google per alimentare tutti i suoi server? Non ci vuole molta fantasia per capirlo: i suoi centri dati sono tra i più grandi degli Stati Uniti (e del mondo) e i server che gestiscono i suoi molti servizi online sono certamente affamati di energia.
Google cerca di trasformare questa dipendenza in un nuovo business potenzialmente redditizio: ha fondato una società controllata denominata Google Energy e ha chiesto all’Authority statunitense dell’energia che questa società possa operare come rivenditore all’ingrosso di energia elettrica.
Ciò non vuole dire che Google abbia intenzione di vendere energia prodotta direttamente: Google la acquista in larga parte dai normali fornitori e tramite Google Energy intende avere la possibilità di rivenderla a prezzi di mercato nei casi in cui lo troverà conveniente.
La richiesta è stata fatta, ha spiegato la portavoce di Google Niki Fenwick,
per avere più flessibilità nell’acquisto di energia per le nostre attività, compresi i nostri data center e per sfruttare i nostri acquisti di energia e integrare (le fonti) rinnovabili nel nostro portafoglio energetico